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A conclusione di questo breve percorso di approfondimento delle Unit Linked, facciamo qualche ragionamento su un altro dei loro punti di forza (o presunti tali): l’efficienza fiscale che, in realtà, credo sia il vero vantaggio di questo prodotto. Per comprenderlo è il caso di fare una rapidissima sintesi in merito all’imposizione fiscale sugli investimenti in Italia.
Per semplificare diciamo che:
- le plusvalenze che si generano dalla sottoscrizione e liquidazione di fondi comuni e simili (SICAV ecc.) costituiscono redditi di capitale, a differenza di quelle che si generano dalla compravendita di singoli titoli azionari, che sono redditi diversi;
- le plusvalenze da redditi di capitale non possono essere utilizzate per compensare precedenti minusvalenze mentre possono essere utilizzate a questi fini le plusvalenze da redditi diversi;
- le plusvalenze realizzate con la compravendita di ETF sono, come quelle dei fondi, redditi da capitale (quindi non utilizzabili per compensare perdite) mentre quelle generate con ETC sono, al pari di quelle sui titoli azionari, redditi diversi (e quindi utilizzabili per compensare perdite).
Il risultato di questo scenario non semplicissimo è, in sostanza, questo: se abbiamo un portafoglio in ETF o in fondi e, ad es., periodicamente (una volta ogni sei mesi o una volta all’anno) lo ribilanciamo, generiamo presumibilmente delle plusvalenze e delle minusvalenze e, purtroppo, ci troviamo a dover scontare l’imposta sulle plusvalenze senza poter operare compensazioni.
Questo non accade all’interno delle polizze Unit Linked e nemmeno nelle Gestioni Patrimoniali, all’interno delle quali le plusvalenze e le minusvalenze si compensano a prescindere dalla tipologia di reddito a cui sono riconducibili e l’imposizione fiscale è sull’utile netto.
Mentre, tuttavia, nelle Gestioni Patrimoniali ci si trova a scontare le imposte al termine di ogni esercizio sul rendimento maturato (quindi anche se non realizzato liquidando l’investimento), nella polizza Unit Linked manteniamo il vantaggio del posticipo delle imposte, infatti l’imposizione fiscale avviene solo nel momento della liquidazione, totale o parziale della polizza.
Quindi non c’è dubbio, questo è sicuramente un vantaggio delle polizze Unit Linked che, di fatto, hanno il regime fiscale ideale per l’investitore.
Quanto vale questo vantaggio? Dipende…
Chiaramente dipende dall’intensità dell’attività dell’investitore. Cioè, un investitore che utilizza una strategia molto dinamica, effettuando numerose operazioni, alcune in utile ed alcune in perdita, può trarre un certo vantaggio dalla possibilità di compensare utili e perdite.
Un investitore che, invece, sia piuttosto passivo e si limiti a ribilanciare il proprio portafoglio con periodicità, ad es., annuale, facendo alcune proiezioni potrebbe trovarsi ad avere un carico fiscale mediamente intorno allo 0,3% annuo del suo portafoglio. In questo caso, quindi, è del tutto evidente come non sia conveniente sostenere TER che spesso si aggirano tra il 2,5 ed il 3% per le polizze, a fronte di un TER che può aggirarsi mediamente tra lo 0,2 e lo 0,3% per un portafoglio di ETF solo per effettuare questo tipo di ottimizzazione fiscale.
Sul fatto che poi, al momento della liquidazione della polizza, questa ottimizzazione ci possa essere di grande aiuto, occorre tener presente che questa è un’ipotesi del tutto eventuale, peraltro derivante in larga misura dall’orizzonte temporale dell’investitore. Un investitore che punti ad un orizzonte temporale di 10 anni o anche di più, sarà ben difficile che si trovi ad avere in portafoglio al momento della liquidazione (ammesso che questa sia totale e non parziale) una asset class con minusvalenza da realizzare.
È tra l'altro notizia di questi giorni che nel disegno di legge delega per riforma fiscale pare sia prevista la riunificazione dei redditi diversi e di quelli da capitale sotto l'unico ombrello dei redditi finanziari, con conseguente piena compensabilità degli stessi. Questo metterebbe fine ad un'anomalia tutta italiana, riducendo ulteriormente il vantaggio dato dall'efficienza di Unit Linked e Gestioni Patrimoniali.
Ogni volta che ci viene proposto un investimento, è quindi determinante saper soppesare i vantaggi che ci vengono offerti con gli svantaggi e tenere ben presente che, a differenza di altri settori, i costi che sosteniamo per gli investimenti sono, a lungo andare, determinanti sul buon esito dell’investimento stesso. L’efficienza deve essere il primo pilastro su cui costruire il proprio portafoglio.
Senza voler eccedere in tecnicismi e dettagli, spero con questo breve ciclo di interventi di aver fornito qualche utile indicazione su un prodotto che viene quotidianamente sottoscritto da moltissimi risparmiatori italiani, in modo che le scelte di ciascuno possano essere compiute sempre con un poco di consapevolezza in più.
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