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Il piacere del ripensamento: lezioni da Adam Grant per una pianificazione finanziaria illuminata
14 nov 2024, 10:44Decidere sui mercatiConsigli per la letturaPsicologia e finanza
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"Strong opinions are weakly held. It's okay to be confident in your knowledge while remaining humble about your perspective."
Adam Grant
In un mondo che sembra premiare le certezze granitiche e le opinioni irremovibili, il libro "Pensaci ancora" di Adam Grant è come una ventata d'aria fresca. E no, non vi preoccupate: non ho sbagliato sezione del blog. Anche se apparentemente distante dal mondo della finanza e degli investimenti, questo saggio offre spunti sorprendentemente rilevanti per chiunque si occupi di pianificazione finanziaria - sia come professionista che come risparmiatore.
L'arte del ripensamento in un mondo volatile
Grant, professore alla Wharton School e psicologo organizzativo, ci invita a rivalutare il nostro rapporto con il dubbio e l'incertezza. In un'epoca in cui i social media sembrano premiare chi urla più forte le proprie convinzioni e, con i loro algoritmi, ci forniscono continuamente contenuti che confermano le nostre opinioni, senza mai invitarci a metterle in dubbio, l'autore ci ricorda il valore dell'umiltà intellettuale e della disponibilità a cambiare idea.
Ma cosa c'entra tutto questo con i nostri risparmi? Moltissimo, in realtà.
Pensate a quante volte avete sentito (o pronunciato) frasi come "Il mattone non tradisce mai" o "Le azioni nel lungo periodo sempre salgono". Sono quelle che Grant chiamerebbe "verità consolidate" - convinzioni che, per quanto confortanti, potrebbero meritare un ripensamento alla luce dei cambiamenti del mondo contemporaneo.
Avvocati, politici o scienziati?
Una delle intuizioni più brillanti di Grant è l'identificazione di tre modalità di pensiero che adottiamo quando affrontiamo le nostre convinzioni: il modo "avvocato" (difendiamo le nostre idee a ogni costo), il modo "politico" (cerchiamo di compiacere il nostro "pubblico"), e il modo "scienziato" (formuliamo ipotesi e siamo pronti a rivederle sulla base dei dati).
Nel mondo degli investimenti, queste tre figure si manifestano continuamente. Quante volte ci comportiamo come avvocati, difendendo strenuamente una scelta di investimento anche di fronte all'evidenza contraria? O come politici, seguendo le mode del momento per non sentirci esclusi? La sfida è sviluppare invece un approccio da scienziati: formulare ipotesi, testare strategie, ed essere pronti a modificare il nostro portafoglio quando i dati suggeriscono che dovremmo farlo.
Tra sindrome dell'impostore e superbia intellettuale
Uno degli aspetti più intriganti del libro è l'analisi di due fenomeni apparentemente opposti: la sindrome dell'impostore e quella che potremmo chiamare la "sindrome dell'allenatore da divano".
Da un lato, molti professionisti competenti soffrono della sindrome dell'impostore, quel senso di inadeguatezza che ci fa sentire "impostori" nonostante le nostre competenze reali. Nel mondo della consulenza finanziaria, questo può manifestarsi come un'eccessiva cautela nel proporre soluzioni innovative o nel mettere in discussione approcci consolidati.
Dall'altro lato, paradossalmente, troviamo l'eccesso opposto: come gli spettatori che dal divano di casa "sanno sempre" cosa avrebbe dovuto fare l'allenatore della nazionale, molti si improvvisano esperti finanziari dopo aver letto qualche articolo online o seguito un paio di canali YouTube. Grant ci mostra come entrambi questi estremi possano essere dannosi: il primo ci paralizza, il secondo ci rende pericolosamente superficiali.
La via d'uscita? Un equilibrio consapevole tra confidenza nelle proprie competenze e umiltà intellettuale.
La trappola della competenza
Uno degli aspetti più affascinanti del libro è l'analisi della "trappola della competenza": più diventiamo esperti in un campo, più rischiamo di fossilizzarci su schemi mentali consolidati. Nel mondo della finanza, questo fenomeno può essere particolarmente insidioso.
Quanti gestori di fondi continuano a applicare strategie che hanno funzionato negli anni '90, ignorando come la digitalizzazione e la globalizzazione abbiano radicalmente cambiato le regole del gioco? Quanti risparmiatori rimangono ancorati a modelli di investimento ereditati dai genitori, senza considerare come sia mutato il contesto economico?
Il dubbio come strumento di crescita
Grant ci insegna che il dubbio, lungi dall'essere un nemico, può diventare un prezioso alleato. Nel campo della pianificazione finanziaria, questa prospettiva assume un valore particolare. Dubitare non significa paralizzarsi nell'indecisione, ma piuttosto:
mantenere un approccio flessibile ai propri piani finanziari
essere pronti a rivedere le proprie strategie quando il contesto cambia
accogliere nuove informazioni senza pregiudizi
considerare scenari alternativi, anche quando sembrano improbabili
La gioia del ripensamento
C'è qualcosa di profondamente liberatorio nel permettersi di riconsiderare le proprie posizioni. Nel mondo degli investimenti, questo può tradursi in:
una maggiore serenità nell'affrontare i mercati volatili
la capacità di cogliere opportunità che escono dai nostri schemi abituali
una più profonda comprensione dei nostri veri obiettivi finanziari
un rapporto più maturo e consapevole con il rischio
Conclusioni pratiche
Il messaggio di Grant non è un invito al relativismo finanziario o all'abbandono di ogni punto fermo. Al contrario, ci suggerisce un approccio più sofisticato alla pianificazione, dove la solidità delle nostre strategie deriva proprio dalla capacità di metterle continuamente in discussione.
Come consulente finanziario, trovo che questo approccio rappresenti la vera essenza della professionalità: non la pretesa di avere sempre ragione, ma la capacità di evolvere insieme ai nostri clienti e al mercato, mantenendo sempre viva quella curiosità intellettuale che rende questo lavoro così affascinante.
In fondo, come ci ricorda Grant, il vero esperimento non è cambiare idea - è scoprire cosa succede quando ci permettiamo di farlo. E forse, proprio come uno scienziato con le sue ipotesi, scopriremo che il nostro successo finanziario dipende più dalla nostra capacità di adattamento che dalla rigidità delle nostre convinzioni.
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Nota: "Pensaci ancora" (titolo originale "Think Again: The Power of Knowing What You Don't Know") è pubblicato in Italia da Einaudi. Un'opera che consiglio non solo per le sue implicazioni nel mondo finanziario, ma per il suo contributo a una più ampia comprensione di come prendiamo decisioni in ogni ambito della nostra vita.
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