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Quando parlo di ETF con persone che non li conoscono, spiegandone i vantaggi, noto spesso della diffidenza nei confronti dello strumento nella fase iniziale.
Poi, altrettanto spesso, se chiedono consiglio presso la propria banca o il proprio consulente non indipendente, si sentono dire che sono strumenti pericolosi, tant'è che "sono anche quotati in Borsa".
Direi che è il caso di fare chiarezza.
Cito testualmente dal sito di Borsa Italiana: "Gli ETF (acronimo di Exchange Traded Funds) sono fondi o SICAV a basse commissioni di gestione negoziati in Borsa come le normali azioni. Si caratterizzano per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l’andamento e quindi il rendimento di indici azionari, obbligazionari o di materie prime."
Quindi la natura giuridica degli ETF è la stessa dei fondi che la banca o il consulente non indipendente ci propone in alternativa. Il fatto che siano quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana li rende solo più facili da negoziare.
Sempre secondo il sito di Borsa Italiana, i vantaggi degli ETF sono: semplicità, trasparenza, flessibilità, economicità e abbattimento del rischio emittente.
Il "Global ETF Study 2019" redatto a J.P.Morgan Asset Management riporta i risultati dell'indagine "Global Professional Buyers ETF Study 2019" per la quale sono state raccolte le opinioni di 240 investitori istituzionali disloocati in tutto il mondo (consulenti indipendenti ma anche e soprattutto gestori, Private Bank, fondi di fondi, Assicurazioni).
Ebbene, alla domanda: "all'incirca quale percentuale del portafoglio dei vostri clienti è allocata in ETF? questa percentuale è cambiata negli ultimi 3 anni? e come cambierà nei prossimi 2-3 anni?" i dati che emergono sono i seguenti.
Tre anni fa il patrimonio allocato in ETF era il 22%, nel 2019 era il 29% e tra 2-3 anni raggiungerà il 39%.
Quindi: è probabile che una parte tutt'altro che trascurabile dei portafogli dei fondi che ci vengono proposti sia costituita da ETF, con il caricamento però di costi di distribuzione anch'essi tutt'altro che trascurabili. Capita che quella che ci viene descritta come "gestione attiva" sia una cosa molto simile alla rivendita di ETF con un significativo mark up di costi commerciali.
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