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31 ott 2024, 11:35Decidere sui mercatiUn po' di statisticaStrumenti finanziari
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“L’oro non è tutto. C’è anche il platino.”
(Paperon de’ Paperoni)
Da qualche tempo si è tornati a parlare di oro.
Come non farlo? Di settimana in settimana sta continuando a superare i massimi storici precedenti.
Cosa lo sta spingendo così in alto?
Chi conosce il modo di operare, come investitore e come consulente, sa che non credo troppo nella possibilità di individuare in modo affidabile i corretti nessi causali degli accadimenti sui mercati. Questo non toglie, tuttavia, che si possa tentare di buttare lì qualche ipotesi, tanto per giocare e per ragionarci sopra.
Sembrerebbe che per una fase abbastanza lunga i prezzi siano stati sostenuti con decisione dagli acquisti di alcune banche centrali, prima tra tutte quella cinese e, comunque, in particolare dalle banche centrali di quei Paesi che, secondo una narrativa piuttosto diffusa, stanno spingendo per una de-dollarizzazione. Che questa spinta ci sia è probabilmente vero, che qualcosa si possa concretizzare in tempi brevi è molto più controverso, troppi gli interessi e le interconnessioni.
Potrebbe anche essere che il movimento innescato e sostenuto dalle banche centrali abbia poi attratto gli investitori. Pare, infatti, che, nelle ultime settimane almeno, le banche centrali abbiano sostanzialmente interrotto i loro acquisti, proprio a causa dei prezzi alti, e alcune avrebbero addirittura, in chiave tattica, alleggerito le loro posizioni in oro, probabilmente nella speranza di ricomprare a prezzi inferiori, chissà se ci riusciranno. Ciò nonostante i prezzi hanno continuato a salire e, sempre pare, che questo sia accaduto proprio a causa degli ingenti acquisti da parte degli investitori, con protagonisti gli ETC.
Come comportarsi?
Personalmente ho sempre oro in portafoglio, in percentuali non trascurabili. Senza voler dare indicazioni che possano essere scambiate per “consigli per gli acquisti”, diciamo che sono praticamente sempre in doppia cifra percentuale. E anche i miei clienti hanno sempre oro in portafoglio.
Perché?
Credo forse che il mondo come noi lo conosciamo stia per finire? Che le valute FIA collasseranno e ci si salverà solo con l’oro? Credo che l’oro sia destinato a salire ancora in modo significativo?
In realtà io non credo sostanzialmente nulla. Semplicemente non lo so, non ho idea di cosa possa succedere il prossimo mese, anno o decennio sui mercati e nemmeno al prezzo dell’oro.
Quello che so è che, storicamente, detenere quanti più assets possibile che abbiano una tendenza di lungo periodo rialzista ed abbiano un grado di correlazione tra di loro piuttosto basso, possibilmente prossimo a zero, ha dato un vantaggio importante in termini di rapporto rischio-rendimento: ha comportato, anche confrontato con il mercato azionario, una piccola riduzione del rendimento a fronte di una grande riduzione del rischio. E spero che questo effetto continui anche in futuro.
Attenzione!
Se analizziamo oltre cinquant’anni di dati, dal 1970 ai giorni nostri, ci accorgiamo che, chi avesse comprato oro verso la fine del 1980, quando era sui massimi, avrebbe dovuto attendere fin quasi alla fine del 2007 per rivedere i suoi soldi in termini nominali, figuriamoci in termini reali (cioè al netto dell’inflazione). Quindi non illudiamoci che con l’oro si guadagni sempre perché è un bene rifugio. Per completezza, in quel periodo compreso tra il 1980 ed il 2007 l’oro ha anche avuto un drawdown che è arrivato a superare il 60%. Cioè, chi avesse investito 100.000 euro in oro a fine 1980 si sarebbe trovato più volte a vedere che il suo oro valeva un numero vicino ai 40.000 euro…
Chissà, forse nemmeno io sarei riuscito a tenere duro per tutto quel tempo senza disfarmene. Sapendo quello che so oggi però credo che ce la farei e, anzi, credo che alla fine degli anni brutti ne avrei comprato un po’ e alla fine di quelli belli ne avrei venduto un po’, facendo dei ribilanciamenti con le altre asset class.
Infatti, chi alla fine del 1980 avesse costruito un portafoglio composto da azionario, obbligazionario ed oro, in varie percentuali, avrebbe avuto ben poche possibilità di non guadagnare da lì fino al 2007, anche in termini reali, non solo nominali.
Quindi, sempre senza dare “consigli per gli acquisti”… sarei piuttosto cauto rispetto all’idea di correre ad acquistare montagne di oro (in termini relativi sul proprio patrimonio) nel momento attuale sul presupposto che non possa che salire. Non sto assolutamente dicendo che oggi ci troviamo in una situazione simile a quella del 1980, in realtà, come ho scritto sopra, non ne ho proprio idea. Quel che so, però, è che anche stavolta è probabile che inizino ad operare i meccanismi psicologici come la FOMO (fear of missing out) e la riprova sociale (tutti guadagnano con l'oro e io no?) e che, ad un certo punto, quando saranno arrivati anche gli ultimi, le quotazioni si fermeranno e/o scenderanno e gli ultimi ed i penultimi rimarranno con il cerino in mano acceso. È che purtroppo non c'è modo di sapere quando siano arrivati.
Diverso è il caso dei nuovi clienti con i quali costruiamo il portafoglio, nel quale certamente mettiamo anche oro, perché la decorrelazione è forse l’unico pasto che, se non gratis, è offerto ad un prezzo basso dai mercati finanziari.
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