
Contattatemi
per un colloquio
GRATUITO
Lascia i tuoi dati e verrai ricontattato per fissare un colloquio
Lascia i tuoi dati e verrai ricontattato per fissare un colloquio
["Decidere sui mercati","Consigli per la lettura","News: riflessioni","Un po' di statistica","Strumenti finanziari","Mercati e portafogli","Psicologia e finanza"]
«Proprio come l’uomo primitivo che un giorno si grattò il naso, vide piovere, e sviluppò un modo elaborato di grattarsi il naso per ottenere la pioggia che desiderava, noi oggi colleghiamo la prosperità economica a qualche riduzione dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, o il successo di una società alla nomina di un nuovo presidente.»
N.N. Taleb
La settimana è stata caratterizzata dal rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato USA. I rendimenti dei Treasury USA hanno registrato un significativo aumento, con il 10 anni che ha toccato il 4,25% (+65 punti base dai minimi pre-FED). Il movimento è stato diverso dai precedenti avvii di cicli di ribassi dei tassi ma, del resto, anche la congiuntura è diversa: dopo il maxi taglio da 50 bps sono intervenuti dati che hanno smentito il rallentamento economico. La crescita economica USA si mostra più robusta delle attese, con la FED di Atlanta che prevede una crescita del PIL del 3,3%, e il mercato del lavoro mantiene la sua stabilità, senza conferme dei segnali di deterioramento delle settimane precedenti.
Tesla ha presentato risultati trimestrali superiori alle attese, con utili in crescita del 17% a 2,2 miliardi di dollari e previsioni di crescita delle vendite del 20-30% per il prossimo anno, spinte dall’introduzione di vetture con costi più contenuti e dalla guida autonoma. Il mercato si aspettava una crescita del 15% per il prossimo anno e il titolo ha registrato un rialzo settimanale del 22%.
Israele ha condotto l’attesa operazione militare contro l'Iran, colpendo principalmente siti militari. L’operazione al momento sembra essere calibrata per evitare ulteriori escalation del conflitto. Gli Stati Uniti hanno confermato di essere stati informati ma non hanno partecipato all'operazione.
La prossima settimana ci saranno alcune trimestrali di rilievo, in particolare AMD, Alphabet, META, Microsoft, Intel ed Amazon.
Torneranno inoltre i dati macroeconomici. Per gli USA ci saranno il GDP mercoledì, l’inflazione PCE giovedì ed il rapporto sul mercato del lavoro venerdì. Per l’Europa invece il PIL mercoledì e l’inflazione giovedì.
MSCI World: -1,3% (settimana), +18,8% (anno)
S&P 500: -1,0% (settimana), +23,1% (anno)
Nasdaq 100: +0,1% (settimana), +21,7% (anno)
Eurostoxx 50: -0,9% (settimana), +12,7% (anno)
FTSE Mib: -1,2% (settimana), +19,5% (anno)
Nikkei: -2,7% (settimana), +15,1% (anno)
Hang Seng China: -1,2% (settimana), +33,0% (anno)
MSCI Emerging: -1,7% (settimana), +13,6% (anno)
Settimana di consolidamento e nervosismo per i mercati azionari, con l'S&P 500 che chiude in calo dell'1% pur mantenendosi vicino ai massimi storici. I mercati sembrano in una fase di attesa, condizionati dall'avvicinarsi delle elezioni USA e della riunione FED di novembre. Come anticipato, Tesla ha fornito risultati trimestrali sopra le attese che hanno spinto il titolo a un +22% settimanale. Negativi invece quasi tutti i settori MSCI ad eccezione di Consumer Discretionary e Information Technology, con particolare debolezza sulle small cap, forse più sensibili al rialzo dei rendimenti.
Il nervosismo si fa sentire anche sul VIX, che torna a salire di 2,3 punti chiudendo la settimana a 20,3. Come anticipato in più edizioni della newsletter, il VIX rimane alto se confrontato con il livello dei mercati, ancora prossimi ai massimi. Un’ipotesi è che l’indice della pausa stia scontando, più che il timore per un risultato elettorale specifico, lo scenario in cui l’esito non venga accettato e ci siano disordini come accaduto nel 2020.
Global Aggregate: -0,62% (settimana), +1,76% (anno)
Rendimento Treasury 10Y: 4,24% (+0,16% settimanale)
Rendimento Bund 10Y: 2,29% (+0,11% settimanale)
Rendimento BTP 10Y: 3,51% (+0,15% settimanale)
Spread BTP-Bund: 1,22% (+0,04% settimanale)
Prosegue la tendenza al rialzo dei rendimenti governativi iniziata a metà settembre, con incrementi settimanali tra 10 e 15 punti base sia sui titoli USA che europei. Il Treasury decennale americano ha toccato il 4,24%, mentre il Bund tedesco si è portato al 2,29%. Lo shift verso l'alto ha interessato anche la parte breve della curva USA, generando debolezza su tutte le scadenze. Il mercato prezza al 94,6% la probabilità di un taglio FED da 0,25% a novembre, mentre per la BCE le attese sono per un intervento più consistente a dicembre.
Petrolio WTI: $71,8, +3,7% (settimana), +0,2% (anno)
Oro: $2.748, +1,0% (settimana), +33,2% (anno)
EUR/USD: 1,080, -0,7% (settimana), -2,2% (anno)
Performance positiva per il basket generale delle commodities (+2% settimanale) che torna sopra la parità da inizio anno (+1,6%). Il petrolio WTI risale sopra i 70$ al barile (+3,7% settimanale) in attesa di sviluppi sul fronte geopolitico, mentre l'oro si mantiene sopra i 2.700$ l'oncia. Sul mercato valutario si conferma la forza del dollaro, con l'EUR/USD in calo dello 0,7% a 1,080.
Qui di seguito l’andamento dall’inizio del servizio (1 luglio 2019) dei portafogli modello al lordo dei costi di transazione (variabili in base all’intermediario utilizzato e generalmente compresi tra 2,5 e 20 euro per ciascuna operazione), di quelli sostenuti per la consulenza e degli eventuali impatti della fiscalità ed al netto, invece, dei costi dei singoli strumenti utilizzati.
I dati si riferiscono al passato ed i risultati passati non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
I portafogli modello costituiscono la base utilizzata nell’attività di consulenza in materia di investimenti.
I singoli portafogli dei clienti possono differire dai modelli anche in modo significativo in ragione di diverse cause, valutate per ciascun cliente nell’attività di consulenza, quali contingenze fiscali, pianificazione, gestione del rischio di ingresso o in logica life cycle. All’interno del portafoglio complessivo del cliente possono anche essere presenti più portafogli in considerazione della pianificazione per obiettivi effettuata all’inizio o in corso di consulenza continuativa.
Torna una settimana negativa per i portafogli, dopo aver più volte ritoccato i massimi storici. Nella settimana appena conclusa solo Oro e Dollaro hanno “lavorato” a favore dei portafogli, mentre le due asset class più comuni, azionario e obbligazionario, sono state entrambe negative. Da inizio anno i risultati rimangono soddisfacenti ma, chiaramente, l’anno non è finito e ci sono ancora eventi rilevanti davanti a noi, primo fra tutti le elezioni americane, e scenari che rimangono altamente incerti e potenzialmente pericolosi, come le tensioni geopolitiche, di cui è assolutamente troppo difficile (ma diciamo pure impossibile) prevedere sia le evoluzioni che gli effetti sui mercati. Manteniamo la focalizzazione sulla pianificazione e sulla gestione del rischio.
Ricordo sempre le principali emozioni a cui dobbiamo stare attenti operando sui mercati (so che sarete stanchi di leggerle o che, più probabilmente non le leggerete più ma, in realtà, sono quel tipo di considerazioni a cui bisogna ricorrere ogni tanto, quando ci si domanda cosa si stia facendo… e, quindi, repetita iuvant):
In occasione delle correzioni è anche necessario non lasciarsi prendere dal desiderio di uscire dal mercato o di ridurre significativamente le esposizioni per mettere fieno in cascina. Questo comporta costi fiscali ed enormi difficoltà nell’individuare poi il momento opportuno per rientrare.
Manteniamo sempre il focus determinante sulla pianificazione individuale di ciascuno, che è l’unico aspetto sotto il nostro controllo (oltre naturalmente all’efficienza data dal contenimento dei costi), non essendo i mercati né controllabili né prevedibili, ricordando anche che:
Le presenti informazioni sono state redatte con la massima perizia possibile in ragione dello stato dell’arte delle conoscenze e delle tecnologie. Il presente documento non è da considerarsi esaustivo ma ha solo scopi informativi. La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio. Le informazioni ed ogni altro parere resi nel presente documento sono riferiti alla data di redazione del medesimo e possono essere soggetti a modifiche. Flavio Rinaldi non deve essere ritenuto responsabile per eventuali danni, derivanti anche da imprecisioni e/o errori, che possano derivare all’utente e/o a terzi dall’uso dei dati contenuti nel presente documento. Flavio Rinaldi non assume responsabilità in merito al trattamento fiscale degli strumenti illustrati. I pareri espressi da Flavio Rinaldi prescindono da qualsiasi valutazione del profilo di rischio e/o di adeguatezza e sono da intendersi come “Ricerche in Materia di Investimenti” ai sensi dell’art. 27 del Regolamento congiunto Consob e Banca Italia del 29 ottobre 2007 redatte a titolo esclusivamente informativo e non costituiscono in alcun modo prestazione di un servizio di consulenza in materia di investimenti, il quale richiede obbligatoriamente un’analisi delle esigenze finanziarie e del profilo di rischio specifici del singolo utente/cliente, né costituiscono un servizio di sollecitazione in genere all’investimento in strumenti finanziari. Nel caso in cui l’utente intenda effettuare qualsiasi operazione è opportuno che non basi le sue scelte esclusivamente sulle informazioni indicate nel presente documento, ma dovrà considerare la rilevanza delle informazioni ai fini delle proprie decisioni, alla luce dei propri obiettivi di investimento, della propria esperienza, delle proprie risorse finanziarie e operative e di qualsiasi altra circostanza.
Compila il form per essere ricontattato