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Navigare l'incertezza: ripensare il processo decisionale negli investimenti
17 ott 2024, 12:39Decidere sui mercati
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"Nel mondo degli affari, lo specchietto retrovisore è sempre più chiaro del parabrezza."
Warren Buffett
Navigare l'incertezza: ripensare il processo decisionale negli investimenti
Immaginate di essere seduti di fronte al vostro schermo, circondati da grafici, notizie finanziarie e proiezioni di mercato, oppure in un’altra qualsiasi situazione che vi possa sembrare più confortevole ma, insomma, state per prendere una decisione d'investimento. Quale approccio adottereste?
Nel mondo della finanza, spesso ci troviamo di fronte a un bivio decisionale. Da un lato, c'è la tentazione di cercare di prevedere il futuro, dall'altro la consapevolezza che l'incertezza è l'unica costante. Ma cosa succede se cambiamo prospettiva?
I tre volti del processo decisionale finanziario
Mi vengono in mente tre approcci a cui gli operatori finanziari si affidano abitualmente per prendere le loro decisioni:
l'oracolo del mercato: questo approccio cerca di prevedere l'andamento dei mercati per "cavalcare l'onda" del trend migliore. Lo si può fare in diversi modi, più o meno discrezionali e più o meno meccanici, cioè basati su algoritmi che sono stati sottoposti ad attenti backtest. È come cercare di surfare sull'onda perfetta: quando funziona, il risultato è spettacolare. Ma quante volte si finisce sott'acqua?
lo stratega degli scenari: qui l'investitore diventa uno sceneggiatore finanziario, immaginando diversi "film" del futuro economico e assegnando a ciascuno una probabilità. Non solo, può anche tentare di stimare l’impatto che ciascuno scenario avrebbe sul suo portafoglio. È un esercizio stimolante, ma non è forse vero che spesso la realtà supera la fantasia? Del resto, in finanza come in ogni altro ambito “non matematico” in cui si cerchi di prevedere il futuro, sono le variabili di base a cambiare, quindi ogni previsione fatta ora potrebbe basarsi su assunti che domani non saranno più veri.
il matematico del rischio: questo approccio abbraccia l'imprevedibilità e parte dal presupposto che non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo tentare di misurare e gestire il rischio cercando, nel contempo, di rimanere esposti alla possibilità di guadagnare. È come costruire una barca resistente a qualsiasi tempesta, invece di cercare di prevedere il meteo.
Ripensare il processo decisionale
E se invece di scegliere un unico approccio, potessimo integrare gli aspetti migliori di ciascuno? Immaginate di combinare uno strumento previsionale (con la consapevolezza che ad un certo punto smetterà di funzionare) con la creatività dello stratega degli scenari ed il rigore analitico del gestore del rischio.
Questo approccio ibrido ci permette di:
espandere la nostra visione: invece di cercare la "risposta giusta", possiamo esplorare molteplici possibilità. Questo ci aiuta a essere più flessibili e resilienti di fronte all'incertezza;
abbracciare la complessità: riconoscendo che il mondo finanziario è un sistema complesso, possiamo adottare strategie che si adattano al cambiamento invece di cercare di prevederlo;
imparare continuamente: ogni scenario, ogni calcolo diventa un'opportunità di apprendimento. Possiamo usare i dati non solo per prendere decisioni, ma per affinare costantemente il nostro processo decisionale;
bilanciare intuizione e analisi: combinando l'analisi degli scenari con modelli previsionali ed un’accurata gestione del rischio, possiamo creare un dialogo produttivo tra il nostro intuito e i dati oggettivi.
Dalla teoria alla pratica
Come possiamo applicare questo approccio nella vita reale? Ecco alcuni suggerimenti:
coltivate la flessibilità mentale: invece di cercare la certezza, allenatevi a considerare molteplici possibilità. Chiedetevi: "Cosa potrebbe succedere se...?"
abbracciate l'imperfezione: riconoscete che ogni modello, ogni previsione ha dei limiti. Usateli come strumenti di pensiero, non come oracoli;
pianificate in modo adattivo: invece di un piano rigido, create una strategia che possa evolversi in base a diversi scenari. Pensate in termini di "se... allora";
imparate dai vostri errori: ogni decisione, indipendentemente dal risultato, è un'opportunità di apprendimento. Analizzate regolarmente le vostre scelte passate per affinare il vostro processo decisionale;
collaborate e confrontatevi: le migliori decisioni spesso emergono dal dialogo e dal confronto tra persone competenti. Cercate prospettive diverse e sfidate le vostre assunzioni.
La vera abilità non sta nel prevedere il futuro, ma nel creare strategie robuste che possano adattarsi a qualsiasi scenario. Ripensando il nostro approccio al processo decisionale, possiamo trasformare l'incertezza da nemico a potenziale alleato.
Del resto, se poteste intervistare i migliori investitori o trader vi rendereste conto del fatto che sono persone dalla mente molto aperta e, anche se spesso le loro decisioni si basano su analisi statistiche e test effettuati sul passato, continuano a prendere alcune decisioni cruciali in modo più discrezionale, soppesando proprio scenari e gestione del rischio, perché sono consapevoli che, in ogni caso, il futuro sarà diverso dal passato e non sappiamo quanto.
Ricordate: l'obiettivo non è eliminare l'incertezza, ma imparare a navigarla con saggezza e flessibilità.
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