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A cosa serve pianificare?
In realtà potremmo dire che è l’unica cosa che serve. È radicata l’abitudine di sottoscrivere i prodotti finanziari che ci vengono sottoposti senza chiederci prima che cosa vogliamo fare delle nostre risorse finanziarie. Eh già, sono risorse e come tali andrebbero impiegate per uno scopo, come tutte le risorse di cui disponiamo. Non esistono di per sé strumenti finanziari buoni e strumenti finanziari cattivi. Ne esistono sicuramente di più costosi e di meno costosi ma, soprattutto, ne esistono di più o meno adatti per conseguire uno o più determinati obiettivi.
Quali obiettivi?
Di fondo potremmo dire che gli obiettivi si possono raggruppare sotto quattro macro categorie:
Il desiderio o la necessità di tutelare il proprio patrimonio, da particolari rischi (come ad es. quello di impresa) o anche, banalmente, dall’inflazione, tornata prepotentemente nelle nostre vite lo scorso anno e che ora sembra si stia ridimensionando ma, attenzione, non sappiamo ancora come andrà a finire;
Il desiderio o la necessità di generare una rendita che ci consenta di integrare il nostro tenore di vita, perché ci siamo ritirati dal lavoro, perché l’abbiamo ridotto o, semplicemente, perché desideriamo diversificare le fonti dei nostri flussi ed abbiamo un patrimonio che ci consente di farlo;
Uno specifico progetto che richiederebbe di disporre di un budget abbastanza definito entro un orizzonte temporale altrettanto definito: voglio fare il giro del mondo fra 5 anni!
Il desiderio di veder crescere nel tempo il nostro patrimonio finanziario, di cui sono ragionevolmente certo di non aver bisogno per un bel numero di anni, diciamo almeno una decina.
Più o meno, potremmo dire che tutte le specifiche esigenze possono essere collocate in una di queste categorie.
Un solo obiettivo?
Non sempre l’intero patrimonio finanziario deve essere destinato al conseguimento di un solo obiettivo. Anzi, spesso gli obiettivi che ci si pone sono più d’uno e, allora, si tratta di definire quale parte del patrimonio è necessario destinare all’uno o all’altro. Naturalmente occorre anche capire se il patrimonio è sufficiente per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo posti, altrimenti sarà il caso di stabilire delle priorità e, eventualmente, eliminare qualcosa.
E poi?
Ecco, se ho fatto bene questo primo fondamentale passo, allora sono pronto per allocare le risorse. Devo però farlo in modo efficiente, come per tutte le risorse. Perché sì, come ho accennato sopra, esistono prodotti più costosi e prodotti meno costosi e, anche in questo campo come in ogni altro, fare efficienza sul lato dei costi è molto importante.
Quindi?
Quindi partiamo da qui. In prossimi articoli cercherò di fare qualche esempio, in modo da “mettere a terra” questi concetti e capire insieme quali sono poi le applicazioni che, nella vita quotidiana ma anche nella vita professionale, possiamo farne.
Alla finesi tratta di benessere, economico e psicologico, e ciascuno di noi può fare la sua parte per diffonderlo. Occorre capire però come possiamo farlo. Cercheremo di indagarlo.
Se hai letto fin qui, ti ringrazio per l'attenzione e la pazienza!
Se vuoi approfondire, contattami via mail, sarà un piacere conoscerti.
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