["Decidere sui mercati","Consigli per la lettura","News: riflessioni","Un po' di statistica","Strumenti finanziari","Mercati e portafogli","Psicologia e finanza"]
22 ago 2024, 15:26Decidere sui mercatiPsicologia e finanza
PASSA PAROLA e contribuisci alla crescita della consapevolezza finanziaria. Condividi questo articolo
“Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito.”
Giacomo Leopardi
Viviamo in un mondo che ama le certezze. Probabilmente è la stessa storia evolutiva ad averci portati a questo. Cerchiamo conferme, ci aggrappiamo alle previsioni e, talvolta, ci illudiamo che sia possibile ridurre l’incertezza a un mero errore di calcolo, un’anomalia da correggere. Tuttavia, l’incertezza è molto più di questo. È una categoria fondamentale della nostra esistenza, un elemento intrinseco della vita stessa, e dunque anche dei mercati finanziari.
L’incertezza non è un nemico da sconfiggere, ma un compagno di viaggio con cui dobbiamo imparare a convivere. Anzi, è proprio l’incertezza che rende i mercati finanziari dinamici, complessi e, in fin dei conti, affascinanti. Senza incertezza, non ci sarebbe rischio; senza rischio, non ci sarebbe opportunità.
La trappola delle previsioni
Molti approcci finanziari si basano sull’illusione di poter prevedere l’andamento futuro dei mercati con un alto grado di precisione. Gli investitori sono spesso attratti da chi promette di avere la “chiave” per anticipare i trend, per battere il mercato. Tuttavia, la storia dei mercati ci insegna che le previsioni, anche quelle più elaborate, sono spesso smentite dai fatti. E non per caso, ma per la semplice ragione che i mercati sono il prodotto delle decisioni umane, delle emozioni, degli eventi imprevisti e, sì, dell’incertezza.
Affidarsi esclusivamente alle previsioni significa cercare di controllare l’incontrollabile. E quando queste previsioni falliscono – come inevitabilmente accade – si rischia di trovarsi disorientati, privi di una bussola. Ecco perché è fondamentale adottare un approccio differente, che tenga conto dell’incertezza non come un’anomalia, ma come una costante.
Pianificazione e Evidenze Empiriche: Un Approccio Razionale
Se l’incertezza non può essere eliminata, può essere però gestita. Questo richiede un cambio di paradigma: abbandonare la ricerca della previsione perfetta e concentrarsi su ciò che è davvero sotto il nostro controllo. Questo significa adottare un approccio basato sulla pianificazione finanziaria e sulle evidenze empiriche e, naturalmente, sull’efficienza.
Pianificare significa mettere in atto una strategia che tenga conto degli obiettivi personali, del profilo di rischio e del contesto economico. Non si tratta di prevedere il futuro, ma di prepararsi a esso, costruendo un portafoglio che possa resistere agli alti e bassi del mercato, adattandosi nel tempo alle inevitabili oscillazioni.
Le evidenze empiriche, invece, ci offrono una bussola affidabile. Studi e analisi storiche ci mostrano come i mercati si siano comportati in passato, come le diverse asset class abbiano reagito ai cambiamenti e quali strategie abbiano dimostrato di essere più resilienti nel lungo periodo. Questo non significa che il passato si ripeterà identico, ma che possiamo trarre lezioni utili per navigare in acque incerte.
Efficienza vuol dire contenere i costi che si sostengono in ambito finanziario, esattamente come facciamo in molte altre attività e scelte che compiamo nella nostra vita quotidiana. Come dicevano le nostre nonne, “quelli risparmiati sono i primi guadagnati!”
La bellezza dell’incertezza
Infine, va detto che l’incertezza, lungi dall’essere una semplice fonte di ansia, è anche ciò che rende i mercati finanziari entusiasmanti. È l’incertezza che crea opportunità, che permette di scoprire nuovi percorsi, che tiene viva la nostra curiosità e che ci spinge a migliorare continuamente il nostro approccio.
Accettare l’incertezza significa accettare la natura stessa dei mercati, con le loro sfide e le loro sorprese. Significa abbracciare un modo di investire che non è fatto di certezze, ma di consapevolezza, di preparazione e di adattabilità. E forse è proprio questa la lezione più preziosa che i mercati possono insegnarci: non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo prepararci a qualunque futuro ci attenda.
In questo contesto, il ruolo del consulente finanziario non è quello di vendere certezze, ma di aiutare i propri clienti a navigare l’incertezza con saggezza e razionalità. Non come un timore da cui fuggire, ma come una realtà da affrontare e, perché no, da apprezzare.
Mi piace sottolineare che l’incertezza ha anche un altro, a mio avviso, fondamentale compito, nei mercati come nella vita: costringerci all’umiltà, a mettere in discussione ogni nostra convinzione, a riflettere con profondità e, quando arriviamo ad una conclusione, a ricordarci che comunque non sarà definitiva, prima o poi succederà qualcosa che smentirà ciò di cui ora ci siamo convinti.
L’incertezza, quindi, non è il nostro nemico. È la compagna di viaggio che, se ben gestita, può rendere il percorso sui mercati finanziari non solo sicuro, ma anche ricco di scoperte e soddisfazioni.
PASSA PAROLA e contribuisci alla crescita della consapevolezza finanziaria. Condividi questo articolo
Iscriviti alla nostraNEWSLETTER
Ricevi gratuitamente notizie sui mercati finanziari e sul mondo Gamma Più.
Sono associato
Mi avvalgo dei servizi:
Consulenza a distanza
Offriamo un servizio di consulenza personalizzata a distanza con sistemi di video-conferenza sicuri e criptati.